martedì 23 aprile 2013

5 PER MILLE 2013

DONA IL TUO 5 PER MILLE AL GRUPPO AFRICA GRAND BAOBAB ONLUS PER SOSTENERE GLI AMICI DEL MALI!




BASTA INDICARE IL
 NOSTRO CODICE FISCALE E FIRMARE NELL'APPOSITO RIQUADRO CHE FIGURA SUI MODELLI DI DICHIARAZIONE IRPEF!

venerdì 19 aprile 2013

BAOBAB RUNNING CUP TOUR - 1 EDIZIONE

GRAZIE A TUTTI PER IL SOSTEGNO E LA PARTECIPAZIONE NUMEROSA ALLA SECONDA TAPPA DEL BAOBAB RUNNING CUP TOUR!!!

VI ASPETTIAMO A ODOLO DOMENICA 14 LUGLIO 2013!

CLASSIFICA CORSA PADERGNONE 14-04-2013

martedì 9 aprile 2013

BAOBAB RUNNING CUP TOUR

VI ASPETTIAMO DOMENICA 14 ORE 9.00

A PADERGNONE DI RODENGO SAIANO!

PER MAGGIORI INFORMAZIONI,

VISIONATE IL BOOK NELLA PAGINA DEDICATA AL BAOBAB RUNNING CUP TOUR.

domenica 7 aprile 2013

Mali, "Temo che la guerra diventi etnica"


Parla Aminata Traorè ex ministro della cultura

L'ex ministra e attivista sull'intervento francese in Mali e sulle vere cause della crisi Gli islamisti, gli effetti collaterali delle bombe Nato in Libia, le risorse e soprattutto la povertà. "Una decina di salafiti con del denaro possono reclutare tutti i giovani disperati che incontrano"

di RAFFAELLA CHIODO KAPRINSKY
Aminata Traorè, ex ministro della cultura del Mali 
ROMA - Aminata Traoré, ex ministra della Cultura del Mali, è oggi esponente della società civile maliana, attiva nella rete dei Forum Sociali Mondiali e promotrice di molti progetti con al centro due questioni focali: le donne e i migranti respinti. Ma la crisi e il conflitto che riguardano il Mali in questi giorni impone di cominciare dalla domanda che in molti nella società civile italiana si pongono.

Come viene vissuto dal popolo maliano l'intervento militare francese?
Il popolo maliano lo ha accolto bene perché ha paura, ha paura degli islamisti e tutti sanno quello che è successo dal gennaio 2012 a oggi nelle regioni di Gao, Kidal e Timbuctu. Le popolazioni temevano l'avanzare degli islamisti e il nostro esercito non era in condizioni di fermarli. Quindi, a causa della rapidità dell'avanzata, la gente ha applaudito l'intervento. Ma in fondo è chiaro che quello che avremmo voluto tutti noi: un esercito maliano ben formato in grado di proteggerci, perché ora abbiamo a che fare con l'ex potenza coloniale. La nostra fierezza e la nostra dignità si sono affermate quando l'esercito francese ha lasciato il Mali alla fine dell'epoca coloniale. È stato allora che ci siamo sentiti decolonizzati e abbiamo riguadagnato la nostro orgoglio. Ma se l'esercito francese ritorna oggi per salvarci, personalmente non mi sento fiera. Inoltre sono certa che la soluzione militare non può risolvere il problema. Oggi soffro molto perché mi è difficile dover constatare che la comunità internazionale non ha sostenuto lo sforzo di instaurare un clima di pace, per uno sviluppo in maniera pacifica.