lunedì 10 settembre 2012


agosto 28, 2012 - 12:10 MALI

AVVIO DIFFICILE PER NUOVO GOVERNO UNITÀ NAZIONALE


A una settimana dal suo insediamento il nuovo governo di unità nazionale del Mali comincia a essere oggetto di critiche e riceve prime contestazioni. Un primo colpo è arrivato dal Collettivo dei cittadini del nord (Coren) secondo cui è insufficiente la rappresentanza del nord del paese all’interno della squadra guidata dal primo ministro Cheick Modibo Diarra
In attesa di conoscere il 33° ministro, che dovrebbe essere un esponente dell’Adps, Alleanza dei democratici patrioti per l’uscita dalla crisi, critiche da più parti sono anche cadute sulla scelta di riaffidare il governo a Diarra, personalità da alcuni ritenuta troppo vicina agli autori del golpe dello scorso 22 marzo.
Un altro attore chiave della scena politica maliana, il Fronte unito per la salvaguardia della repubblica (Fdr) ha infine chiesto l’annullamento della nomina di tre ministri, tra cui quello degli Esteri, Sadio Lamine Sow.
Su questo sfondo complesso e variabile, il governo è intanto chiamato a trovare una soluzione per recuperare il controllo delle regioni settentrionali del paese. Da aprile tutto il nord con le sue principali città – Gao, Kidal e Timbuctù – è sotto controllo di diversi gruppi ribelli che in questi mesi hanno rafforzato le proprie posizioni. Bamako e la Comunità economica dei paesi dell’Africa occidentale (Cedeao) stanno valutando l’opzione militare ma hanno anche avviato contatti con i ribelli per una soluzione politica

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